La canzone “Jesahel” eseguita al Festival di Sanremo del 1972 dal gruppo Delirium, di cui Ivano Fossati era voce solista e flautista, è diventata negli anni una perla della musica italiana e negli ultimi tempi è stata oggetto di una clamorosa vertenza internazionale.
Ad essere coinvolta non è la “Jesahel” eseguita dai Delirium bensì la versione in lingua inglese eseguita dalla cantante britannica Shirley Bassey, brano per il quale vennero regolarmente riconosciuti i credits agli autori Ivano Fossati e Oscar Prudente.
Come denuncia il presidente delle edizioni Universal Ricordi Buja, nel settembre 2022 in uno spot pubblicitario di Fastweb viene inserita una musica “acquistata” dal gruppo hip hop statunitense Public Enemy, inserita nel brano “Harder than you think”. Il fatto è che quella musica non è dei Public Enemy.
Contestati agli editori statunitensi il campionamento non autorizzato, questi prima hanno negato, poi hanno dichiarato che si tratta del riutilizzo di un arrangiamento. Ma è falso: trattasi del campionamento esatto della sequenza di corni, trombe, tromboni e tube contenute nella versione britannica di “Jesahel”. E ora il nostro editore italiano pretende la quota di copyright per gli autori.
I Public Enemy non hanno mai dichiarato la fonte del campionamento e quindi non hanno mai compensato i due autori italiani. Staremo a vedere eventuali sviluppi, anche se i precedenti insegnano che con la controparte straniera, unita alla poca sensibilità dei giudici statunitensi in materia di copyright italiano, molto spesso i nostri editori vengono scoraggiati.