Alzi la mano chi non conosce “La canzone del sole”, il brano più cantato e suonato nei falò sulle spiagge dal 1971 ad oggi e uno dei maggiori successi del grande Lucio Battisti.
Scritta dall’inossidabile duo Mogol-Battisti, “La canzone del sole”, essendo molto semplice da eseguire alla chitarra grazie a tre accordi ripetuti a rotazione, viene spesso fatta apprendere ai neofiti nello studio di tale strumento, e l’importante giro armonico che fa da padrona all’intero brano, è possibile ritrovarlo in un brano di Cat Stevens uscito 5 anni prima, dal titolo “The first cut is the deepest”.
Analizzando il tutto, come giro armonico Stevens usa i seguenti accordi: Sol – Re – Do – Re, mentre Battisti utilizza La – Mi – Re – Mi ed, essendoci solo un cambio di tonalità per adattare il tutto al rispettivo timbro vocale o al proprio modo di cantare, la sequenza degli accordi è quella.
Nulla di nuovo, per carità, ma la particolarità non sta nel giro armonico, diventato ormai troppo “popolare”, ma nel modo in cui questo giro di accordi è stato utilizzato nella sua struttura, nonostante le melodie siano completamente differenti e con quasi niente che le accomuna.
La conclusione che si può trarre è che “La canzone del sole” può derivare sicuramente, consapevolmente o inconsapevolmente, dalla canzone di Cat Stevens.