Nel 2004 Biagio Antonacci pubblicò l’album “Convivendo – Parte I”, dal quale fu estratto come terzo singolo “Mio padre è un re”. Il brano è stato scritto da Antonacci e co-prodotto insieme a Steve De Maio.
Dieci anni dopo gli utenti del web segnalarono una particolare somiglianza tra il suddetto brano con “Bimba mia”, interpretata nel 1985 da Paolo Mengoli, lato B del 45 giri “Bella tu/Bimba mia” (Regina Records).
A ben vedere, lo stile compositivo di Antonacci è comune in parecchie sue canzoni e con “Mio padre è un re” rischiò anche una causa per plagio da parte di Mengoli. Come riferito da quest’ultimo, ascoltando la prima volta il pezzo di Antonacci, si pensò ad una sorta di cover di “Bimba mia”.
Successivamente, l’editore di Mengoli commissionò una perizia ad un esperto di vertenze per plagi musicali, che scoraggiò l’artista bolognese in quanto la sequenza melodico-armonica, che si riteneva oggetto di contraffazione, non aveva sufficienti elementi distintivi di originalità.
La “classica” frase che stiamo leggendo sempre più spesso.