Bien..ma non ti spaventare se senti delle urla provenire dall'altra stanza..
E' kraus che urla perchè gli sto tirando appresso i suoi libri delle traduzioni.[8D]
Intanto che aspetti ti consiglio di leggere questo bell'articolino.
Il club degli avidi: Tiziano Ferro
Tiziano Ferro. Che dire? Il suo successo tra gli adolescenti è uno di quei misteri davanti ai quali è possibile solo alzare le mani in segno di resa. Una sconfitta palese della logica. Orbene il fanciullo, miracolato dagli attuali modelli di business della industria musicale, se ne fa paladino cercando di propagandare gli interessi dei suoi datori di lavoro, a scapito ovviamente di quelli dei suoi fan.
Ecco cosa predica dall'alto (ehm...) del suo carisma: "Vi voglio parlare del problema della pirateria. Molti di voi non sono preoccupati e pensano che non li interessi, perché ritengono che sia un problema di poco conto. In realtà non è affatto così. Sta diventando un problema sempre più grande. Gli artisti esistono grazie alle vendite di dischi, e se i dischi non sono venduti gli artisti non possono sopravvivere".
Naturalmente, la "pirateria" cui si riferisce il nostro fanciullo non è quella degli spacciatori di cd contraffatti, ma quella praticata dai suoi fan che si scambiano i file in rete.
Occorrerebbe spiegare al piangente-miseria-telecomandato che nel presente modello di business, affinchè un fan possa far percepire 1 euro all'"artista", altri 9 euro vanno a tutt'altri personaggi. E che questo modello tende a premiare (tra l'altro arbitrariamente) pochissimi artisti, favorendo la concentrazione di tante copie dello stesso disco per questioni puramente di economia di scala. Penalizzando in questo modo migliaia e migliaia di artisti che verranno emarginati dal circuito musicale. Si legga lo splendido intervento di una sua collega, Courtney Love, che sicuramente ha un tantino più capacità di esprimere giudizi autonomi, e più articolati, su come funziona l'industria musicale.
Naturalmente il miracolato Ferro ha firmato la patetica petizione degli artisti contro il P2P, a sostegno della campagna delle case discografiche per invocare la galera i propri clienti. La tesi centrale che lì si sostiene è quella molto cara agli avidi discografari: che scaricare un brano via internet equivale a "rubare", dimostrando così di ignorare gli elementari principi del funzionamento della rete.
Beh, la cosa più curiosa è che il nostro imbonitore a comando, si è arricchito, lui sì, commettendo una vera e propria azione di pirateria in senso stretto, appropriandosi e spacciando per proprio un lavoro altrui. Il brano che gli diede popolarità (e soldi), Xdono, è infatti una smaccata scopiazzatura di Did You Ever Think di R. Kelly (brano contenuto nell'album "R").
Questo è un estratto da uno dei tanti articoli che commentano l'accusa di plagio rivolta al Ferro: "Ora, aldilà delle questioni burocratiche legate ai diritti d'autore e alla tutela dei copyright degli autori originali (non temiamo certamente per R. Kelly, che di sicuro non se la passa male!) sarebbe bastata forse un po' di furbizia in più. Cover a parte - sempre più diffuse in ogni album di ogni artista - se si vuole rimanere nei confini della legalità, generalmente si citano gli autori e comunque le fonti originali, sia che si tratti di campionamento che di interpolazione (avete mai letto i crediti nel booklet di un cd, quando è scritto "contains a sample of..."?). Nel cd singolo di Tiziano Ferro non si menziona R. Kelly da nessuna parte: non come fonte originale, ma nemmeno con un semplice ringraziamento o saluto".
Beh, questo è il personaggio che ha firmato la "petizione degli artisti per la creatività nell'era digitale" dove si lamenta che gli viene rubata la "propria creatività" (!!!!)
www.hitparadeitalia.it
"Per ogni causa di plagio nota esistono almeno 10 transazioni segrete per evitare altrettante vertenze giudiziarie".
E' kraus che urla perchè gli sto tirando appresso i suoi libri delle traduzioni.[8D]
Intanto che aspetti ti consiglio di leggere questo bell'articolino.
Il club degli avidi: Tiziano Ferro
Tiziano Ferro. Che dire? Il suo successo tra gli adolescenti è uno di quei misteri davanti ai quali è possibile solo alzare le mani in segno di resa. Una sconfitta palese della logica. Orbene il fanciullo, miracolato dagli attuali modelli di business della industria musicale, se ne fa paladino cercando di propagandare gli interessi dei suoi datori di lavoro, a scapito ovviamente di quelli dei suoi fan.
Ecco cosa predica dall'alto (ehm...) del suo carisma: "Vi voglio parlare del problema della pirateria. Molti di voi non sono preoccupati e pensano che non li interessi, perché ritengono che sia un problema di poco conto. In realtà non è affatto così. Sta diventando un problema sempre più grande. Gli artisti esistono grazie alle vendite di dischi, e se i dischi non sono venduti gli artisti non possono sopravvivere".
Naturalmente, la "pirateria" cui si riferisce il nostro fanciullo non è quella degli spacciatori di cd contraffatti, ma quella praticata dai suoi fan che si scambiano i file in rete.
Occorrerebbe spiegare al piangente-miseria-telecomandato che nel presente modello di business, affinchè un fan possa far percepire 1 euro all'"artista", altri 9 euro vanno a tutt'altri personaggi. E che questo modello tende a premiare (tra l'altro arbitrariamente) pochissimi artisti, favorendo la concentrazione di tante copie dello stesso disco per questioni puramente di economia di scala. Penalizzando in questo modo migliaia e migliaia di artisti che verranno emarginati dal circuito musicale. Si legga lo splendido intervento di una sua collega, Courtney Love, che sicuramente ha un tantino più capacità di esprimere giudizi autonomi, e più articolati, su come funziona l'industria musicale.
Naturalmente il miracolato Ferro ha firmato la patetica petizione degli artisti contro il P2P, a sostegno della campagna delle case discografiche per invocare la galera i propri clienti. La tesi centrale che lì si sostiene è quella molto cara agli avidi discografari: che scaricare un brano via internet equivale a "rubare", dimostrando così di ignorare gli elementari principi del funzionamento della rete.
Beh, la cosa più curiosa è che il nostro imbonitore a comando, si è arricchito, lui sì, commettendo una vera e propria azione di pirateria in senso stretto, appropriandosi e spacciando per proprio un lavoro altrui. Il brano che gli diede popolarità (e soldi), Xdono, è infatti una smaccata scopiazzatura di Did You Ever Think di R. Kelly (brano contenuto nell'album "R").
Questo è un estratto da uno dei tanti articoli che commentano l'accusa di plagio rivolta al Ferro: "Ora, aldilà delle questioni burocratiche legate ai diritti d'autore e alla tutela dei copyright degli autori originali (non temiamo certamente per R. Kelly, che di sicuro non se la passa male!) sarebbe bastata forse un po' di furbizia in più. Cover a parte - sempre più diffuse in ogni album di ogni artista - se si vuole rimanere nei confini della legalità, generalmente si citano gli autori e comunque le fonti originali, sia che si tratti di campionamento che di interpolazione (avete mai letto i crediti nel booklet di un cd, quando è scritto "contains a sample of..."?). Nel cd singolo di Tiziano Ferro non si menziona R. Kelly da nessuna parte: non come fonte originale, ma nemmeno con un semplice ringraziamento o saluto".
Beh, questo è il personaggio che ha firmato la "petizione degli artisti per la creatività nell'era digitale" dove si lamenta che gli viene rubata la "propria creatività" (!!!!)
www.hitparadeitalia.it
"Per ogni causa di plagio nota esistono almeno 10 transazioni segrete per evitare altrettante vertenze giudiziarie".