Soli (1979) vs In questa città (1970) – Adriano Celentano vs Ricchi e PoveriSoli (1979) vs In questa città (1970) – Adriano Celentano vs Ricchi e Poveri
Il brano scritto da Roberto Angelini da titolo “Calore”, cantato da Emma e presentato dall’artista durante la nona edizione di “Amici di Maria De Filippi”, nel 2010 venne accusato di plagio per la forte somiglianza con “Baciami adesso”, canzone presentata al Festival di Sanremo 2008 da Mietta.
Le similitudini sull’inizio dei ritornelli, infatti, non mancano. E le numerose assonanze, ad avviso di chi scrive, induce l’ascoltare a ben pensare che il discorso del plagio è particolarmente distante e molto più complesso in base alle armonie musicali che, gira e rigira, si ripetono perché non ce ne sono all’infinito.
Uguali non sembrano, simili si.
Il giro di valzer sui presunti plagi nel Festival che si svolge ogni anno a Sanremo, nel presente caso sfiora il brano “Per tutta la vita” di Noemi, rivelazione della seconda edizione di X Factor Italia.
Il brano della cantante avrebbe molte affinità con il pezzo “Oggi però” del semi conosciuto Daniele Babbini, datato 2003. Ad accomunare le due canzoni, infatti, ci sarebbero sia gli autori, sia l’Editore.
E quì ci poniamo una domanda: ha ancora senso la regola dei brani inediti per partecipare al Festival di Sanremo?
Sembrerebbe di no. Anche perché nel regolamento del Festival, con riferimento alle canzoni, non compaiono le parole “inedito, inediti” o “inedita” ma l’espressione “canzone nuova”, dove per “canzone nuova” si intende una serie di caratteristiche per le quali si rimanda al documento presente sul sito ufficiale della kermesse.
Ma, dopo aver letto il suddetto regolamento, è possibile affermare che la canzone può essere anche “nuova”:
Pertanto, possiamo concludere affermando che per partecipare al Festival di Sanremo la canzone non deve essere inedita, ma “nuova”, nel senso che 4/5 della sua composizione non devono mai essere stati commercializzati e, nella sua interezza, mai presentata in pubblico.
E poco importa se è del tutto lecito utilizzare 1/5 di una mia canzone, magari inviata ad un’etichetta discografica tanto per provare a “sfondare” nella musica, e poi ritrovarla in una canzone che sta gareggiando al tanto amato Festival che guardo ormai da decenni….
Cosa sarebbe il Festival di Sanremo senza polemiche, scandali, veri o presunti plagi o insinuazioni e chiacchiericcio?
Tant’è che l’edizione dell’anno 2010 non si è fatta mancare assolutamente nulla, persino lo stacchetto dell’orchestra, finito al centro di polemiche su blog e social network per la somiglianza con “Hoppípolla”» dei Sigur Ròs.
Rockol.it ha posto la questione al diretto interessato, il maestro dell’Orchestra Marco Sabiu, che ha sgonfiato il tutto in poco più di un minuto: “Non è un plagio, ma è proprio ‘Hoppipolla’. Volevamo portare un po’ di musica diversa sul palco. Abbiamo preparato anche uno stacco dei Blur, uno preso da una canzone dell’ultimo disco dei Metallica, ‘Death Magnetic’ e una di Bowie, ‘Let’s dance’, ma non siamo ancora riusciti ad usare tutto”.
Dirlo prima, no?
I Broken Heart College hanno partecipato nella categoria “Nuova generazione” al Festival di Sanremo 2010 con il brano “Mesi”.
Considerati i favoriti per quella edizione musicale, sono stati al centro delle polemiche per il suddetto brano che parrebbe molto simile, al limite del plagio, ad un’altra canzone dell’idolo delle ragazzine dell’epoca, Jesse McCartney, dal titolo “Beautiful soul”.
Dalle prime note, infatti, è possibile notare la somiglianza sulle melodie e sull’impianto musicale.
Il brano esordì nella seconda serata del Festival, nella quale si esibirono i primi 5 artisti della sezione “Nuova Generazione” e le due canzoni più votate passarono alla finale del venerdì successivo. Il brano “Mesi” arrivò quarto e, pertanto, fu eliminato.