Svalutation (1976) vs Lotta lovin’ (1957) – Adriano Celentano vs Gene VincentSvalutation (1976) vs Lotta lovin’ (1957) – Adriano Celentano vs Gene Vincent
Ormai sono anni che se ne leggono di cotte e di crude sul brano “Fiumi di parole” dei Jalisse, vincitore dell’edizione 1997 del Festival di Sanremo.
Contro la canzone si alzò il maxi polverone del plagio ai danni di “Listen to your heart”, un motivo lanciato nel 1988 dal duo svedese Roxette: programmi televisivi e radiofonici gareggiarono per giorni nel censurare la somiglianza tra i due brani, attraverso montaggi e accostamenti maliziosi delle frasi musicali affini, resi molto più fruibili anche dagli utenti del web pochi anni più tardi.
La casa discografica del duo svedese, all’epoca, riferì che la questione riguardava esclusivamente aspetti editoriali, rimettendo ogni eventuale decisione in merito agli autori ed editori dei due brani ai quali spettava di competenza la tutela dei relativi diritti.
Sta di fatto che gli autori di “Fiumi di parole” non ebbero grane legali per la loro canzone, a differenza dei Roxette, accusati dal gruppo femminile canadese Heart di avere copiato proprio il ritornello di “Listen to your heart” da un brano del loro repertorio, “What about love” del 1985, canzone però originariamente registrata dalla misconosciuta rock band canadese Toronto nel 1982 e portata tre anni dopo al successo dagli Heart.
Dietro alle bordate contro i Jalisse, come riporta il libro “Anche Mozart copiava e plagiava i Beatles” di Michele Bovi, si coglieva altresì l’appetito di colpire la loro produttrice, Carmen Di Domenico, compagna di Sergio Bardotti, uno degli autori nella squadra Rai del Festival.
Bardotti, tra i più colti e apprezzati parolieri italiani, produttore discografico e ideatore di programmi televisivi di successo, poteva stimolare impulsi di rivalsa. Ferire i Jalisse definendoli “raccomandati”, alludendo al rapporto tra Carmen Di Domenico, e lui significava soprattutto graffiare la reputazione dell’autore.
Il secondo caso di plagio nella storia del Festival della musica italiana, plagio accertato ma non sanzionato dal giudice, risale al 1987: il brano s’intitola “Pigramente signora”, interpretato da Patty Pravo che lo firmò come compositrice con il testo di Franca Evangelisti, e fu inserito nell’album di esordio della cantante con la casa discografica Virgin Record.
A contestare la somiglianza con “To the morning” fu un gruppo di giovani che avevano creato il “Fogelberg Fans Club italiano”, dedicato all’artista statunitense Dan Fogelberg.
Prima della contestazione, Patty Pravo affermò che il pezzo era stato da lei scritto più o meno nel 1975, trovandolo nei vecchi nastri, e riascoltandolo pensò che la melodia potesse ancora essere buona per la partecipazione al Festival, proponendola alla sua nuova casa discografica.
Di contro, un ex compagno di Patty fornì al Corriere della Sera un’altra versione: “Regalai io a Nicoletta questo album nel 1976 a Londra. Mi ricordo che il disco le piacque molto e due anni dopo furono realizzati, per la Ricordi, alcuni provini con versioni in lingua italiana del disco. Tra questi c’era naturalmente anche “To the Morning”. Io poi non ho più saputo nulla di questa canzone. Sicuramente so che allora la firma era quella dell’autore originale”.
La vicenda si chiuse con il nome di Dan Fogelberg che sostituì quello della Patty nei bollettini delle associazioni degli autori e con l’interruzione del nuovo contratto tra la stessa e la Virgin Record.
A rimetterci fu la paroliera Evangelisti, degradata a “sub-autore” anche se il suo testo era totalmente originale e non una cover di “To the morning”.